martedì 5 giugno 2012

Recensione: Il gioco della notte di Sherrilyn Kenyon

Da quando sono incappata per caso in Julian di Macedonia, che assieme al libro di Zarek è il mio preferito, ho sempre amato i libri della serie Dark Hunter della Kenyon e da allora aspetto ogni uscita piena di aspettativa. Dei 5 libri letti fino ad ora, alcuni mi sono piaciuti di più, altri meno. Il penultimo ad esempio, quello di Wulf, non mi aveva entusiasmato tanto e così da Vane non mi aspettavo niente di che. Poi una volta letta la trama qualcosa mi ha subito attirato e ho contato i giorni mancanti all'uscita.
Il libro racconta la storia di Vane: cacciatore mannaro come al solito super bello, super ricco, con un fisico da paura e con forza e potenza senza precedenti e di Bridedolce, carina e....cicciottella!!

Vane è braccato dagli Arcadici (il clan della madre), che lo vogliono morto in quanto Katagaria (nato in forma di lupo con il potere di trasformarsi in umano) e pertanto considerato solo un animale non degno di vivere. Condannato dal suo stesso clan per aver aiutato i Dark Hunter e considerato un traditore da eliminare, deve continuamente guardarsi le spalle perchè ogni giorno potrebbe essere l'ultimo.
In quanto lupo, Vane è abituato a combattere per tutto quello che vuole, comprese le attenzioni di una femmina, così quando Bride entra nella sua vita non sa bene come gestire la cosa.

Bride è una persona normale che vorrebbe solo essere accettata per quello che è, soprattutto dopo che è stata lasciata dal fidanzato (un uomo egoista e superficiale), perchè non rispecchiava il prototipo della bellona con cui uno della sua posizione (giornalista televisivo) vuole essere associato.
Così quando incontra Vane, che invece la tratta come se fosse una cosina piccola e fragile da proteggere e accudire, il sentimento che prova per lui non tarda a diventare un amore profondo, capace di superare anche lo shock dello scoprire cosa lui è in realtà.

In questo libro poi non mancano situazioni molto divertenti con protagonisti gli altri Dark Hunter e rispettive consorti non dimentichiamo Ash con Simi, la cui passione per Travis Fimmel è più forte che mai anche qui.

La Kenyon riesce sempre a creare dei personaggi unici sopratutto in questo caso. Il personaggio di Bride è assolutamente perfetto: rispecchia la donna normale che c'è in ognuna di noi. Poi diciamolo, chi non vorrebbe un uomo come Vane, capace di guardare oltre l'aspetto e di amare con tale intensità e devozione, che con uno sguardo riesce a farti capire che per lui sei il centro del mondo? La Kenyon è riuscita a rendere tutto ciò in modo magistrale.

Il libro è davvero molto bello, la loro storia d'amore è qualcosa di davvero unico ed era da molto tempo che non mi capitava di leggere qualcosa di così intenso... dalla prima all'ultima pagina.



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